Eliminare alla radice le origini della violenza significa creare le condizioni per un mondo più giusto. La globalizzazione della violenza, segnata dagli attentati dell'11 settembre, ha posto drammaticamente la necessità di una capacità di governo sovranazionale, mentre le risposte esclusivamente militari sono pericolosamente unilaterali.
Al contrario delle tesi oggi dominanti, una maggiore giustizia tra i popoli non può più essere assicurata con una illimitata crescita economica. La domanda a cui rispondere è infatti: come si potrà sostenere una popolazione mondiale in crescita, vista la limitatezza delle risorse naturali, senza distruggere la biosfera?
Per estendere il modello di benessere occidentale ci vorrebbero cinque pianeti. Dunque, senza una riforma in senso ecologico dei modelli di produzione e consumo non può esserci una maggiore equità. Il libro presenta una mappa concettuale per descrivere i limiti della globalizzazione e propone le direttrici per una riforna in senso ecologico degli attuali modelli di produzione e consumo.