In una rubrica di una trasmissione televisiva della Rai che va in onda la tarda mattinata un giudice un segmento di programma. con la relativa sentenza, molto spesso addirittura della Cassazione, dicendo “così è deciso!”.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è che in un’occasione ha confrontato i diritti dei consumatori italiani e quelli degli americani affermando che questi ultimi sono “avanti anni luce”. Non ricordo nel dettaglio ma il caso in questione era che i consumatori americani, in giudizio con la controparte , avevano ricevuto un indennizzo.
Peccato però che questo avvocato abbia dimenticato anche una cosa fondamentale: confrontare il sistema giudiziario dei due paesi, ed in particolare nei casi di giustizia civile!
La sua frase “così è deciso” è il risultato di una procedura che si chiama processo civile.
Prima di intraprendere questa procedura per avere riconosciuto un diritto si dovrebbe anche valutare se l’eventuale risarcimento sarà conveniente a confronto delle spese che di devono affrontare per aver tale giudizio. Spese “pratiche”, “di salute” e di “tempo”.
L’eventuale risarcimento compenserà queste spese? E si potrà effettivamente recuperare tale risarcimento?
Da anni ho questo problema: il recupero delle somme da fatture emesse e non pagate o pagate in parte.
Caro giudice, cosa dovrei fare? Per recuperare 1000 euro dovrei fare causa? Cosa mi costerebbe? Quanto tempo ci vorrebbe? E la somma la potrò recuperare sicuramente? E se la controparte dichiara fallimento?
Troppo facile dire “così è deciso”! Magari dovresti prima spiegare in dettaglio come funziona la giustizia in questi due paesi, con i propri pregi e difetti; quanto si spende e quanto tempo ci vuole per la sentenza; e se si ha certezza della pena (nel caso sopra se prendo i soldi)!
Ma se queste valutazioni si fanno per la giustizia italiana, allora siamo nella merda!