Siamo in campagna elettorale e le promesse che ogni partito politico fa per aver per se il voto della maggioranza degli elettori riguardano quasi totalmente la distribuzione e le dimensioni delle fette in cui tagliare la torta.Si promette una fetta in più di quà, una fetta in meno di là, una fetta più grande al mio elettorato di riferimento, una fetta più piccola a quelli che non condividono la stessa ideologia, e così via.
Ma non si pensa mai di ingrandire la torta!
Se la torta resta uguale modificare le dimensioni o la quantità di fette da distribuire soddisferà certo qualcuno (che mangerà un po di più) ma scontenterà anche qualcun altro (che mangerà di meno)!
Sarebbe meglio invece aumentare le dimensioni della torta e anche la sua “qualità” così che le fette saranno di più e più “saporite”. Coloro che a causa della nuova distribuzioni avranno magari a disposizione una fetta più piccola, ma molto più gustosa!
Il problema è che per aumentare la dimensione della torta occorrono persone, competenze e strumenti adeguati; ottimi cuochi, ottimi forni e ottimi alimenti.
E queste cose non si ottengono con semplici promesse elettorali.
Bisogna anche pensare che tutti questi elementi sono richiesti e contesi anche da altre cucine, che 100 anni fa erano poche ma in questi ultimi decenni sono aumentate e vogliono anch’esse partecipare al banchetto globale.
Nonostante tutto però Ä— ora di andare a votare! Il voto è un nostro diritto che va esercitato. Votate pure chi più vi convince ma attenzione, la fetta di torta che avrete a disposizione dopo potrebbe non essere quella che vi siete aspettato!